Pietro Trabucchi è uno psicologo che si occupa da sempre di prestazione sportiva, in particolare di discipline di resistenza.
E’ stato Psicologo della Squadra Olimpica Italiana di Sci di Fondo alle Olimpiadi di Torino 2006 e per molti anni psicologo delle Squadre Nazionali di Triathlon. Ora – con grande soddisfazione – si dedica alle Squadre Nazionali di Ultramaratona e alla Squadra Olimpica di Canottaggio in vista di Rio 2016, oltre che di numerosi atleti di sport di resistenza.
Autore di diversi libri, è Professore incaricato presso l’Università di Verona, e collabora con il Centro di ricerca in Bioingegneria e Scienze motorie di Rovereto (oggi Cerism) e con l’Istituto di Scienze dello Sport di Roma. Si è occupato di formazione in varie aziende sul tema della motivazione e della gestione dello stress.
Ha una doppia formazione universitaria, a dispetto del passato di studente riottoso nella scuola dell’obbligo: una laurea in psicologia ed un’altra ad indirizzo sociologico. L’influenza sociologica si rivela nell’importanza che attribuisce all’ambiente, ai fattori culturali e all’esercizio nel determinare la struttura mentale.
Iniziata la pratica delle arti marziali da bambino, in seguito diventato appassionato praticante di discipline di endurance e di alpinismo. Ha scalato l’Everest dal versante Nord in occasione della spedizione "Everest Vitesse" (2005) ed ha diverse spedizioni extraeuropee al suo attivo. Ha corso e terminato 4 volte sia il Tor des Geants che la PTL; e Yukon Artic e "Rock and Ice Ultra” nell’Artico canadese. Corre quando riesce e ama sia la teoria che la pratica dell’allenamento. Vive in Valle d'Aosta.
Per maggiori informazioni consultare: www.pietrotrabucchi.it.